Tutto molto bello. Però è bene ricordare che il primo effetto è “il mentalista “,dico questo perché, all’inizio, fai colpo sulle persone quando già gli amici ti presentano come tale….
È importante spiegare sempre che le carte sono un “mezzo ” utilizzato da noi come NOSTRO strumento di lavoro(così ne avranno anche più cura. ..) attraverso il quale riusciamo a leggere / percepire /far accadere, qualcosa. ..sempre e mai soli, con l’aiuto del partecipante all’esperimento.
Dico questo perché mi è capitato di sentirmi dire, oltre che a trovarmi sprovvisto di carte appunto, “”…sei un Mentalista, allora ti basta solo carta e penna,facci vedere qualcosa. ..”” beh; mettendo d’accordo ego e voglia di fare sognare ci riuscii, come?
Semplicemente usando carta e penna; il metodo?
Semplice, il metodo è molto usato nelle carte, quello che lasciò tutti a bocca aperta fu non la ricerca della parte strappata del pezzo di carta (che chiamarlo così è un affronto per il valore che ha per noi mentalisti )ma bensì tutto il reading che ho eseguito.
Quindi : carte si, ma il primo effetto siamo noi. ..Come qualcuno mi insegna ?
Hai inquadrato perfettamente la questione, Gianluca.
La personalità del Mentalista è la base su cui deve poggiarsi il tutto, che si tratti di carte, di biglietti, di tarocchi o di qualsiasi altro “mezzo”.
Per quanto all’utilizzo delle carte: l’aspetto fondamentale è che ogni movimento, ogni discorso, ogni comportamento del Mentalista deve essere DIVERSO da quelli che vengono gereralmente tenuti dai prestigiatori.
In sostanza, consiglierei di vedere qualche gioco con le carte eseguito da un prestigiatore, di notare bene quello che dice e quello che fa… e poi eliminare tutto quello che si è visto fare da lui, creando un modo nuovo, soggettivo, proprio, personale di utilizzare magari lo stesso metodo, ma in modo che lo spettatore non possa confondere il Mentalista per un prestigiatore.
Tutto questo non è facile, ovviamente, soprattutto per chi proviene dal mondo della prestigiazione.
Ma il Mentalismo, semplicemente, E’ ALTRO, rispetto al “gioco di prestigio” o, almeno, così bisogna farlo apparire.
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Tutto molto bello. Però è bene ricordare che il primo effetto è “il mentalista “,dico questo perché, all’inizio, fai colpo sulle persone quando già gli amici ti presentano come tale….
È importante spiegare sempre che le carte sono un “mezzo ” utilizzato da noi come NOSTRO strumento di lavoro(così ne avranno anche più cura. ..) attraverso il quale riusciamo a leggere / percepire /far accadere, qualcosa. ..sempre e mai soli, con l’aiuto del partecipante all’esperimento.
Dico questo perché mi è capitato di sentirmi dire, oltre che a trovarmi sprovvisto di carte appunto, “”…sei un Mentalista, allora ti basta solo carta e penna,facci vedere qualcosa. ..”” beh; mettendo d’accordo ego e voglia di fare sognare ci riuscii, come?
Semplicemente usando carta e penna; il metodo?
Semplice, il metodo è molto usato nelle carte, quello che lasciò tutti a bocca aperta fu non la ricerca della parte strappata del pezzo di carta (che chiamarlo così è un affronto per il valore che ha per noi mentalisti )ma bensì tutto il reading che ho eseguito.
Quindi : carte si, ma il primo effetto siamo noi. ..Come qualcuno mi insegna ?
Hai inquadrato perfettamente la questione, Gianluca.
La personalità del Mentalista è la base su cui deve poggiarsi il tutto, che si tratti di carte, di biglietti, di tarocchi o di qualsiasi altro “mezzo”.
Per quanto all’utilizzo delle carte: l’aspetto fondamentale è che ogni movimento, ogni discorso, ogni comportamento del Mentalista deve essere DIVERSO da quelli che vengono gereralmente tenuti dai prestigiatori.
In sostanza, consiglierei di vedere qualche gioco con le carte eseguito da un prestigiatore, di notare bene quello che dice e quello che fa… e poi eliminare tutto quello che si è visto fare da lui, creando un modo nuovo, soggettivo, proprio, personale di utilizzare magari lo stesso metodo, ma in modo che lo spettatore non possa confondere il Mentalista per un prestigiatore.
Tutto questo non è facile, ovviamente, soprattutto per chi proviene dal mondo della prestigiazione.
Ma il Mentalismo, semplicemente, E’ ALTRO, rispetto al “gioco di prestigio” o, almeno, così bisogna farlo apparire.